Mulino: Cos’è e Come si Gioca
Il mulino è un gioco da tavolo tradizionale famoso a livello mondiale, con diverse varianti di regole. In Italia, è conosciuto con diversi nomi, come grisia (in Piemonte), mulinello, filetto, schiera, triplice cinta, tela, trea, tria, e tris. Quest’ultimo è una semplificazione del mulino. Nei paesi anglosassoni, il gioco è noto come nine men’s Morris o merels; in Sudafrica viene chiamato morabaraba; in India naukhadi; in Somalia shax; e in Algeria feldja.
Gioco del Mulino: Regole
Il gioco del mulino si svolge su un tavoliere composto da tre quadrati concentrici, uniti da segmenti che collegano i punti medi dei lati corrispondenti dei vari quadrati. Ogni giocatore dispone di 9 pezzi, inizialmente posti al di fuori del tavoliere. Durante la prima fase del gioco, i pezzi devono essere posizionati uno alla volta. I pezzi possono essere collocati su un qualsiasi incrocio o vertice libero. Se un giocatore completa una linea di tre pezzi contigui, elimina uno dei pezzi dell’avversario dal gioco.
I pezzi allineati non possono essere rimossi finché ci sono pezzi non allineati in gioco. Una volta che tutti i pezzi sono stati piazzati, termina la prima fase del gioco.
Quando a un giocatore rimangono solo 3 pezzi, può muovere il proprio pezzo in qualsiasi posizione, anche non adiacente a quella corrente. Vince il primo giocatore che costringe l’avversario a rimanere con meno di 3 pezzi o senza possibilità di muoversi. È importante notare che non è possibile realizzare un mulino in obliquo.
Tria: Varianti del Gioco
Le regole possono differire notevolmente a seconda dei paesi in cui si gioca. Alcuni utilizzano tavolieri con disegni geometrici diversi, ad esempio con un ulteriore quadrato o con segmenti che collegano i vertici anziché i punti mediani. Una variante meno strategica prevede l’uso di 12 pezzi per giocatore, nella quale si gioca solo la fase iniziale senza movimento. Il primo giocatore che allinea 3 pezzi vince.
Storia e Significato
Tracce del gioco del mulino si trovano fin dall’antichità: dall’Acropoli di Atene a basiliche romane e bizantine, dalle navi vichinghe a chiese gotiche. Per alcuni, è solo un semplice schema di gioco, mentre per altri rappresenta un simbolo magico legato ai Templari.
A supporto di questa teoria, a volte lo schema è inciso in verticale, rendendolo non utilizzabile come tavoliere da gioco. Tuttavia, spesso le scacchiere medievali, come quella rinvenuta sul lato sinistro del duomo di Genova, sono verticali e sembrano essere state incise come punizione da parte del capomastro per un lavoratore troppo appassionato ai giochi.